L'Agenzia per la Coesione territoriale ha pubblicato le FAQ relative al Contratto Istituzionale di Sviluppo 'Acqua bene comune', sottoscritto dal ministro Carfagna lo scorso 21 luglio.
Nel documento, si ribadisce - tra le altre cose - che sarà possibile candidare i progetti al finanziamento del CIS fino al 15 settembre 2022, data dopo la quale inizierà il lavoro di istruttoria da parte della stessa Agenzia e di Invitalia. Dopodiché il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, di concerto con le Regioni interessate, completerà le valutazioni di merito, per arrivare infine alla sottoscrizione del CIS, fissata per l'1 dicembre 2022.
Le autorità che possono presentare le proposte da valutare per l'eventuale finanziamento sono le amministrazioni centrali, le Regioni e Province autonome, l'ISPRA, il CREA, gli EGATO, i Gestori del Servio Idrico Integrato, le Autorità di distretto idrografico, i Consorzi di bonifica, il Commissario unico di Governo per le procedure di infrazione, i Commissari ZES, gli Enti Locali.
I progetti devono essere coerenti con gli obiettivi previsti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027, nell'area tematica 'Ambiente e risorse naturali', con particolare riguardo al settore delle risorse idriche. In particolare, ci si riferisce al seguente elenco (non esaustivo) di tipologie di intervento.
Le proposte saranno esaminate tenendo conto dei seguenti criteri: coerenza con la pianificazione di settore; complementarietà e integrazione rispetto ad altri investimenti già finanziati, in corso di realizzazione o già realizzati, ad esempio attraverso il PNRR; cantierabilità (tempi stimati per l'effettivo avvio dei lavori); strategicità, ossio il contributo dell'intervento a elementi come la riduzione della desertificazione, la gestione delle crisi in caso di assenza della risorsa idrica, l'ampiezza del bacino di utenza e popolazione servita, la riduzione del water divide, ecc.; la significatività economica, non potrà essere inferiore al milione di euro.
I progetti da candidare non devono avere già assegnata alcuna copertura finanziaria pubblica dei fondi per la coesione. Quindi, se sono finanziati dal CIS, non potranno essere inseriti nella programmazione 2021-2027, a meno che non si proceda per lotti funzionali e ciascun lotto abbia un'unica fonte finanziaria.
Per candidare un progetto, occorre inviare entro il 15 settembre 2022 il format presente a questo link, debitamente compilato, all'indirizzo e-mail cisacqua@invitalia.it. Allo stesso indirizzo è possibile richiedere informazioni sulla compilazione della scheda, in merito alla quale è inoltre possibile consultare l'apposita guida.
Le proposte saranno esaminate tenendo conto dei seguenti criteri: coerenza con la pianificazione di settore; complementarietà e integrazione rispetto ad altri investimenti già finanziati, in corso di realizzazione o già realizzati, ad esempio attraverso il PNRR; cantierabilità (tempi stimati per l'effettivo avvio dei lavori); strategicità, ossio il contributo dell'intervento a elementi come la riduzione della desertificazione, la gestione delle crisi in caso di assenza della risorsa idrica, l'ampiezza del bacino di utenza e popolazione servita, la riduzione del water divide, ecc.; la significatività economica, non potrà essere inferiore al milione di euro.