A seguito della decisione di esecuzione del Consiglio UE – ECOFIN dell’8 dicembre 2023, per mezzo della quale si è proceduto all’approvazione della revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano, anche gli investimenti relativi ai Piani Urbani Integrati, Misura 5, Componente 2, Investimento 2.2, e quelli relativi agli investimenti di Rigenerazione Urbana, Misura 5, Componente 2, Investimento 2.1, hanno subito delle modifiche.
In particolare, per quanto concerne i Piani Urbani Integrati, a fronte degli originari 2,7 miliardi di euro, la dotazione finanziaria dell’investimento risulta attualmente pari a 900 milioni di euro, mentre il target finale, di cui al nuovo Allegato alla CID, prevede che, entro il secondo quadrimestre del 2026, vengano completati almeno 300 progetti di pianificazione integrata in tutte le 14 Città Metropolitane. Nonostante la riduzione della dotazione finanziaria prevista per l’investimento, si chiarisce che tutti gli interventi finanziati a valere sulla misura M5C2I2.2 si intendono confermati come previsto dall’articolo 34 del decreto-legge n.19 del 2 marzo 2024, rubricato “Disposizioni urgenti in materia di Piani Urbani Integrati”. Per tale ragione i soggetti attuatori beneficiari dei contributi di cui all’articolo 21 del decreto-legge n.152/2021 dovranno continuare a monitorare e rendicontare i progetti sul sistema informatico ReGiS e a rispettare gli obblighi PNRR, nelle modalità previste dal Manuale di Istruzione per i Soggetti Attuatori -Piani Urbani Integrati-, attualmente in corso di aggiornamento.
Relativamente ai contributi di Rigenerazione Urbana, la dotazione finanziaria dell’investimento, a fronte degli originari 3,3 miliardi di euro, risulta attualmente pari a 2 miliardi di euro. Anche il target finale, di cui al nuovo Allegato alla CID, è stato oggetto di modifica, e prevede che nel 2026 vengano completati almeno 1.080 progetti di Rigenerazione Urbana riguardanti almeno un milione di metri quadrati di superficie. Anche in tale circostanza, la riduzione del costing non impatterà sugli interventi finanziati i quali si intendono ugualmente confermati ai sensi del combinato disposto degli articoli 1, comma 42 e seguenti, legge n.160/2019 e il nuovo articolo 35 del decreto-legge n.19/2024, rubricato “Disposizioni urgenti in materia di interventi di Rigenerazione Urbana”. Per tale ragione i soggetti attuatori beneficiari dei contributi di cui all’articolo 1, comma 42, della legge n.160/2019 dovranno continuare a monitorare e rendicontare i progetti sul sistema informatico ReGiS e a rispettare gli obblighi PNRR, nelle modalità previste dal Manuale di Istruzione per i Soggetti Attuatori - Rigenerazione Urbana, attualmente in corso di aggiornamento.
In particolare si comunica che con il decreto-legge 2 marzo 2024, n.19, recante “Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)” (Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, Serie Generale, n.52 del 2 marzo 2024), al fine di garantire il pieno raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono state emanate disposizioni volte ad assicurare l’efficace monitoraggio e l’aggiornamento costante dei cronoprogrammi relativi ai programmi e agli interventi previsti.
Nello specifico, all’articolo 2, rubricato “Disposizioni in materia di responsabilità per il conseguimento degli obiettivi del PNRR” è previsto che i soggetti attuatori dei programmi e degli interventi dovranno rendere disponibile, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge (2 marzo 2024), il cronoprogramma procedurale e finanziario aggiornato sul sistema informatico “ReGiS”.
L’Amministrazione Centrale titolare della misura provvederà, entro i successivi trenta giorni, ad attestare tramite ReGiS che i cronoprogrammi relativi ai singoli interventi assicurino il conseguimento dei traguardi e degli obiettivi previsti.
La Struttura di Missione PNRR e la Ragioneria generale dello Stato - Ispettorato generale per il PNRR, provvedono d’intesa a verificare i suddetti adempimenti e, in caso di disallineamenti, provvederà a richiedere i necessari chiarimenti, assegnando all’Amministrazione Centrale un termine non superiore a quindici giorni prorogabile una sola volta e per non più di sette giorni. Nel caso di inutile decorso del termine prestabilito ovvero qualora il cronoprogramma inviato non risulti coerente con le risultanze del sistema ReGiS, la Struttura di Missione PNRR, sentito l’Ispettorato Generale per il PNRR, richiederà al Ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il PNRR di proporre al Consiglio dei Ministri l’esercizio dei poteri sostitutivi.
Si chiarisce che, secondo quanto disposto dall’articolo 2, comma 2, qualora il soggetto attuatore assicuri mediante l’aggiornamento dei cronoprogrammi la possibilità di completare l'intervento o il programma ad esso assegnato entro i termini espressamente previsti dal PNRR, anche in caso di superamento dei termini intermedi fissati nei bandi, negli avvisi o negli altri strumenti previsti per la selezione dei singoli progetti e l'assegnazione delle risorse e non espressamente stabiliti dal PNRR, non si provvede all'adozione dei provvedimenti di cui all'articolo 8, comma 5, del medesimo decreto-legge n.77 del 2021, né all'esercizio dei poteri sostitutivi sopra citati.
Inoltre, alla luce dell’articolo 2, comma 3, del citato decreto-legge, si precisa che il mancato rispetto del Target finale, coincidente con la data di conclusione dei lavori, comporterà la revoca totale del contributo concesso con contestuale recupero da parte dell’Amministrazione Centrale degli importi già erogati.
All’uopo giova precisare che il termine ultimo per la conclusione degli interventi previsto per i contributi di Rigenerazione Urbana è il 31 marzo 2026, mentre per i contributi relativi ai Piani Urbani Integrati è il 30 giugno 2026.
Pertanto, si invitano tutti i Soggetti Attuatori delle Misure M5C2I2.1 e M5C2I2.2, in attuazione di quanto stabilito dall’articolo 2 del decreto-legge n.19/2024, ad aggiornare in via definitiva i cronoprogrammi procedurali e finanziari presenti su ReGiS.
Per il corretto aggiornamento della sezione relativa ai Cronoprogrammi si specifica quanto segue:
Inoltre, gli “importi da realizzare” del piano dei costi devono essere coerenti con il cronoprogramma procedurale;
In aggiunta, si invitano i soggetti attuatori ad aggiornare tempestivamente i dati relativi alle procedure di aggiudicazione e ai pagamenti.
Gli Smart CIG già acquisiti andranno inseriti manualmente nel campo “Codice procedura”.