A partire dal 20 ottobre, con l’entrata in vigore del Decreto-legge n. 155/2024, è stato introdotto l’obbligo di adottare un nuovo piano annuale dei flussi di cassa che riguarda, tra gli altri, Regioni, Province, Comuni, Comunità montane, 1, finalizzato alla riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie.
Questa milestone prevede una serie di interventi da adottare entro il primo trimestre del 2024, volti ad accelerare i tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni, in vista del raggiungimento degli obiettivi previsti per il primo trimestre del 2025 e del 2026.
Il riferimento è la Circolare Rgs n. 15 del 2024 in cui si richiama l’articolo 183, comma 8, del TUEL, secondo cui, al fine di evitare ritardi nei pagamenti e la formazione di debiti pregressi, il responsabile della spesa è tenuto ad accertare preventivamente che il programma dei pagamenti sia compatibile con gli stanziamenti di cassa e con le regole del patto di stabilità interno. La violazione di tale obbligo comporta responsabilità disciplinare e amministrativa. Qualora gli stanziamenti di cassa non consentano di far fronte agli obblighi contrattuali, l’amministrazione è tenuta ad adottare le opportune iniziative per evitare la formazione di debiti pregressi.
Entro il 28 febbraio di ciascun anno, le Amministrazioni sono tenute ad adottare un piano annuale dei flussi di cassa, che contenga un cronoprogramma dei pagamenti e degli incassi relativi all’esercizio di riferimento.
Il piano dovrà essere redatto sulla base dei modelli resi disponibili sul sito istituzionale della Ragioneria Generale dello Stato: è essenziale fin da subito garantire una corretta programmazione e gestione degli stanziamenti di cassa delle spese. La previsione deve tener conto degli stanziamenti di competenza e dei residui, al netto del fondo pluriennale vincolato e degli accantonamenti. Le previsioni di cassa delle entrate devono invece considerare la competenza e i residui, al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità.
L’organo competente ad approvare tale atto, in assenza di una specifica previsione normativa, dovrebbe essere quello amministrativo già competente per l’approvazione delle variazioni di cassa.
L'organo di controllo di regolarità amministrativa e contabile è tenuto a verificare che l’ente abbia predisposto il piano dei flussi di cassa, riportando all’interno delle verbalizzazioni delle riunioni degli organi di controllo competenti, l’esito delle attività di controllo.