La green community “Concrete e Verdi: due valli sostenibili”, formata dagli 8 Comuni della Valle Impero (Aurigo, Borgomaro, Caravonica, Cesio, Chiusanico, Chiusavecchia, Lucinasco e Pontedassio) e dall’Unione dei Comuni dell’Alta Valle Arroscia, ha lo scopo di creare una comunità che persegue gli obiettivi della sostenibilità in maniera integrata in diversi campi: risorse idriche, filiera forestale, energia rinnovabile, efficienza energetica, mobilità sostenibile, edilizia per una montagna moderna, turismo, agricoltura, attività produttive sostenibili.
Sostenuto dall'Assessorato all'Agricoltura e ai Parchi della Regione Liguria, guidato dal Vicepresidente Alessandro Piana, il progetto coinvolge 19 Comuni, capofilati da Pontedassio, rappresentato dal Sindaco Fulvio Pezzuto. Ha come partner Anci Liguria, che svolge un ruolo di regia e coordinamento di tutti gli attori coinvolti: Regione, Provincia di Imperia, Camera di Commercio Riviere di Liguria e Parco delle Alpi Liguri. Responsabile Unico di Progetto è il Dott. Diego Marrese. Presidente dell’Assemblea dei Sindaci della green community è Fabio Natta, Sindaco di Cesio.
Il budget complessivo di 3.177.496 euro, finanziato in gran parte dal Pnrr (M2C1 Investimento 3.2 Green Community PNRR Next Generation EU (2.598.899 euro), cui si aggiungono 519.778 euro di cofinanziamento della Regione Liguria e 58.819 euro della Provincia di Imperia, rappresentata dal Presidente Claudio Scajola.
Finanziamenti che permetteranno di sviluppare infrastrutture e azioni con ricadute dirette su un territorio di 338 kmq di estensione, ed indirette, con un effetto leva sull’intera Provincia di Imperia, proiettando il territorio verso un futuro sostenibile e resiliente, attraverso un uso equilibrato delle risorse naturali e con il pieno coinvolgimento degli attori locali.
Gli interventi
interventi già realizzati riguardano più ambiti. Per quanto attiene alla gestione certificata del patrimonio agro-forestale, della biodiversità e della filiera del legno, sono state installate due caldaie a biomasse a Pieve di Teco e Aquila d’Arroscia. È stata condotta anche un’azione di ripristino e valorizzazione della biodiversità a Cesio, con il recupero della pineta comunale. Al Parco delle Alpi Liguri è stato affidato l’obiettivo di rimettere in moto un processo di manutenzione del territorio da parte della comunità, attraverso l’elaborazione di un piano forestale di indirizzo, accompagnato da un regolamento di polizia locale.
Per quanto riguarda la gestione integrata e certificata delle risorse idriche, importante in vista di tempi siccitosi e carenza della risorsa acqua, sono stati realizzati pozzi a Chiusanico e Lucinasco. A Chiusanico ne sono stati individuati 5, le cui acque, dopo un’analisi qualitativa e quantitativa, sono state considerate idonee anche per uso idropotabile. Idem per quello di Lucinasco. Una parte del contributo è stato assegnato anche ai privati che vogliono dotarsi di vasche di accumulo per la raccolta di acque piovane.
Altro importante ambito su cui la green community punta è quello della produzione di energia da fonti rinnovabili locali, che ha reso possibile l’installazione di pannelli su immobili di proprietà comunale a Pornassio, Cosio d’Arroscia, Cesio, Aurigo, Aquila d’Arroscia e Borghetto d’Arroscia, già collaudati. A Borgomaro, Caravonica Pieve e Vessalico verranno installati a breve.
Sta per vedere la luce anche la cer, comunità energetica rinnovabile, dei Comuni della Valle Impero, per ridurre l’inquinamento e allo stesso tempo condividere la produzione di energia anche con fasce di consumatori più deboli e svantaggiati economicamente.
Il Parco delle Alpi Liguri è impegnato nello sviluppo di un turismo sostenibile, capace di valorizzare le produzioni locali attraverso la promozione di percorsi di qualificazione ambientale e dell’adesione a marchi di qualità esistenti (l’etichetta Olè), la valorizzazione delle strade dei sapori (del vino, dell’olio, della cucina bianca) e la promozione commerciale tramite le vetrine digitali.
È in corso anche la realizzazione di un progetto per risolvere il problema dello smaltimento delle acque di vegetazione derivanti dal processo di molitura delle olive, assegnato al CERSAA. Le acque, parzialmente disperse sui terreni e parzialmente inviate al depuratore, sono ricche di carica organica e hanno una bassa biodegradabilità; potrebbero produrre effetti indesiderati se utilizzate tal quali in grandi quantità in uno stesso terreno. Hanno, però, un elevato potenziale di riutilizzo, sia per l’estrazione dei principi attivi (per la cosmetica o la bioplastica) sia per l’irrigazione (una volta depurate), contribuendo a mitigare il forte problema locale della siccità.
Attraverso uno studio assegnato al CIELI (Centro Italiano di Eccellenza sulla Logistica i Trasporti e le Infrastrutture) dell’Università di Genova, infine, sono stati studiati percorsi ed alternative di mobilità sostenibile successivamente proposti ai Comuni coinvolti per una integrazione dei servizi di mobilità nella Valle Impero. La soluzione scelta è stata successivamente concordata con la società dei trasporti locali e il servizio integrativo inizierà a partire dal 1° giugno 2025.
“Quello della green community – afferma il Direttore di Anci Liguria Pierluigi Vinai – è un progetto che contiene azioni in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile energetici, ambientali, economici e sociali per un territorio che guarda al futuro, in grado sempre più di contenere le emergenze, che sa valorizzare il potenziale esistente e creare ricchezza per le comunità locali. I piccoli territori, le aree interne della nostra Liguria, possono diventare modelli su cui sperimentare strategie ecosostenibili e di contrasto ai cambiamenti climatici, trovando allo stesso tempo la chiave per combattere lo spopolamento e favorire lo sviluppo delle economie locali”.