Con l’articolo 10, comma 4 del dl n. 25 del 14 marzo 2025 “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni” è stato ripristinato l’obbligo, fino al 31 dicembre 2026, di utilizzo della conferenza di servizi decisoria accelerata.
Le amministrazioni procedenti devono quindi obbligatoriamente ricorrere alla forma semplificata della conferenza di servizi decisoria (necessaria per l’approvazione o l’autorizzazione di progetti di opere pubbliche o interventi privati), adottando le seguenti modalità:
- tempistica più breve, in quanto le amministrazioni coinvolte hanno 45 o 30 giorni di tempo (in base alla presenza o meno di interessi sensibili) per rilasciare pareri, nulla osta, ecc.;
- in caso di passaggio alla forma simultanea (se è quindi necessario apportare modifiche sostanziali al progetto, al fine di superare eventuali dissensi), l’amministrazione procedente svolge una sola riunione, in modalità telematica ed entro 15 giorni dalla scadenza del termine per il rilascio dei pareri, per poi decidere sulla base delle posizioni prevalenti;
- in caso di dissenso o non completo assenso, le amministrazioni coinvolte indicano le prescrizioni e le misure mitigatrici che rendano possibile l'assenso, quantificando anche i relativi costi, in conformità ai principi di proporzionalità, efficacia e sostenibilità finanziaria dell'intervento risultante dal progetto originariamente presentato.
Restano ferme, in caso di mancata espressione del parere o mancata partecipazione alla riunione, le disposizioni in materia di silenzio assenso, nonché quelle relative alla procedura di opposizione alla determina conclusiva.
La nota Anci:
INFORMATIVA dl PA conferenza servizi accelerata (marzo 2025) PDF 275 Kb
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE