Aree interne, carenza di servizi riguardo la sanità e la scuola, le problematiche relative all'attuazione della banda ultra larga e spopolamento dei territori: questi a grandi linee i temi toccati dal direttore generale Pierluigi Vinai nel suo intervento nell'ambito del convegno organizzato da Uncem "La riscrittura del Tuel per Comuni più uniti e coesi. Quali nuovi percorsi per le Unioni e le Comunità montane", che si è svolto questa mattina a Cuneo.
Vinai, accompagnato dal coordinatore della commissione Montagna di Anci Liguria e componente della commissione nazionale Anci Montagna Daniele Galliano, ha sottolineato la necessità per i piccoli Comuni montani di alzare la voce e farsi sentire dal governo centrale.
"Ho la sensazione che la nostra priorità non sia mai la loro, ci sono sempre altre urgenze da soddisfare - ha detto Vinai - bisogna considerare le difficoltà anche morfologiche e antropologiche che i territori hanno: in Liguria abbiamo 234 Comuni, di cui 99 sotto i 1.000 abitanti, e 48 sotto i 500. Anche le Unioni di Comuni non hanno avuto grande successo. Per quanto riguarda le aree interne, ne abbiamo messe su 8, soltanto ora stiamo cominciando a vedere i risultati, a distanza di 10 anni, ma ormai lo spopolamento è in atto".
"E' possibile che la situazione dei piccoli Comuni montani, che combattono quotidianamente contro la carenza di servizi, non sia una priorità per lo Stato e che possiamo risolverla con la normativa vigente? - ha proseguito Vinai - secondo me no. Dobbiamo alzare la voce".
Vinai ha ricordato l'impegno di Daniele Galliano e Katia Piccardo, coordinatrice ligure di Uncem, ai tavoli regionali e nazionali preposti.
"Potremmo guardare con interesse al modello francese dell'intercommunalité, o al sistema tedesco - ha proposto Vinai - Ma l'obiettivo deve essere, da parte nostra, rapportare la necessità di farci sentire e saper accettare culturalmente di dover lavorare insieme; da parte dello Stato centrale, finalmente mettere tra le priorità le nostre necessità; da parte delle Regioni, evitare di farsi ingolosire troppo da un potere che poi non sono in grado di gestire", ha concluso Vinai.
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