Quali gli strumenti a supporto dei Comuni per la prevenzione del rischio idrogeologico? Se ne è discusso oggi a Genova, nella sala Piccardo di Anci Liguria, nel corso del convegno "Segnala la frana e la Piattaforma nazionale IdroGEO per la conoscenza del territorio”, organizzato da Anci con Regione Liguria e Ispra.
Oltre duecento gli Amministratori locali liguri, tra presenti e collegati, che hanno partecipato all'incontro.
Ha aperto i lavori il Coordinatore della Commissione Protezione civile di Anci Liguria Antonino Sergio Gambino, Assessore del Comune di Genova: "Viviamo un periodo storico in cui i cambiamenti climatici, affiancati anche all'abbandono delle nostre campagne, stanno aumentando in maniera esponenziale i rischi idrogeologici dei Comuni, anche in relazione alle frane - ha commentato Gambino - I Comuni sono sempre in prima linea, pur non disponendo spesso delle risorse adeguate a mettere in sicurezza i territori. Il monitoraggio del territorio e la formazione della cittadinanza sono in questo momento i principali strumenti di cui disponiamo per mettere in sicurezza i nostri territori".
"Abbiamo voluto partire dalla Liguria per realizzare questo primo appuntamento territoriale, poiché è una regione con una conformazione geologica, morfologica del territorio e meteo-climatica particolarmente esposta ai rischi idraulici e idrogeologici - ha affermato Laura Albani, responsabile del Dipartimento Protezione civile e cura del territorio Anci - Con Ispra, abbiamo colto l'occasione per presentare ai Comuni i nuovi strumenti per il monitoraggio delle frane, ma è stato un po' un escamotage per riunirci insieme alle Autorità di distretto che insistono sul territorio, ai tecnici di Regione, con le Province e i Comuni, intervenuti numerosi, per ragionare insieme sulle questioni da mettere in fila per risolvere problemi. Coinvolgeremo l'Assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, intervenuto oggi in collegamento, in un ulteriore percorso di approfondimento, una 'verticale' che svolgeremo anche sugli strumenti di finanziamento, che sono stati lamentati come carenti e disorganizzati, per capire insieme le possibili soluzioni e i percorsi amministrativi utili a superare delle impasse che influiscono negativamente sul vivere quotidiano dei cittadini: strade franate, con conseguenti chiusure, e situazioni a rischio. Su questo intendiamo ragionare insieme e far partire un percorso laboratoriale proprio dalla Liguria. In parallelo, proporremo alle altre Anci regionali momenti analoghi a quello odierno, per far conoscere gli strumenti di monitoraggio del territorio e favorire il dialogo con le Istituzioni preposte alla pianificazione e programmazione degli interventi per la difesa del suolo".
Il tema della carenza di risorse è stato sollevato da numerosi Amministratori locali presenti in sala e collegati. "Come Anci abbiamo sollevato la questione nelle sedi competenti - ha proseguito Albani - più che l'individuazione di ulteriori risorse, è necessaria una riorganizzazione dell'esistente, perché le risorse ci sono ma i tempi di attraversamento per arrivare alla individuazione dei progetti da finanziare e alla realizzazione degli stessi sono lunghissimi, possono arrivare a richiedere anche anni. Questa situazione è stata stigmatizzata dalla Corte dei conti e, da ultimo, dal Dipartimento Casa Italia nella relazione del gruppo di lavoro sul dissesto idrogeologico. Occorre capire quali siano le proposte per razionalizzare un meccanismo a volte farraginoso per i tanti filoni di finanziamento che vi insistono, e individuare ordini di priorità assoluti, inequivocabili e oggettivi, che rispondano a effettive esigenze", ha concluso.
Nel corso dell'incontro sono intervenuti, per illustrare gli interventi messi in campo nei territori a seguito di eventi calamitosi e di prevenzione dei rischi, il Sindaco di Camogli Giovanni Anelli, il Sindaco di Campo Ligure Giovanni Oliveri, l'Assessore con delega alla Protezione civile del Comune della Spezia Pietro Antonio Cimino e il Dirigente Settore tecnico della Provincia della Spezia Gianni Benvenuto.
Guarda il video (clicca qui) del Sindaco di Camogli Giovanni Anelli, in cui racconta le azioni messe in campo dall'Amministrazione comunale, in seguito al crollo della falesia del cimitero, per mettere in sicurezza il territorio.
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