Le problematiche delle aree interne possono essere risolte se c’è una strettissima collaborazione tra i Sindaci e le Aziende sanitarie. Lo dimostra il “modello Val Trebbia”, il progetto pilota avviato da Asl3 in stretta collaborazione con Federsanità Anci e con i Sindaci della vallata nel marzo del 2023. In quell’occasione per sopperire alla mancanza di medici di medicina generale si procedette ad una riorganizzazione complessiva dei servizi sociosanitari prevedendo l’utilizzo di tutte le risorse professionali disponibili e garantendo, di fatto, la copertura 7 giorni su 7 del servizio medico e dell’Infermiere di famiglia e comunità (Ifoc) sul territorio.
Così facendo, si sono trovate le risposte ai bisogni dei cittadini, utilizzando tutti i mezzi e le tecnologie a disposizione, ascoltando e condividendo in maniera dialettica i bisogni del territorio tramite la figura del Sindaco.
Il modello sperimentale attuato in Val Trebbia è certamente una risorsa già conosciuta, tramite Federsanità, a livello nazionale, ed è per questo motivo che su proposta dei Sindaci della Val Trebbia verrà portato all’attenzione del ministro della Salute, Orazio Schillaci, e di Federsanità Anci nazionale, perché è importante sottolineare, certamente il successo dell’iniziativa ma, questo risultato deve diventare organico al servizio sanitario regionale e nazionale.