Una sala Enrico Piccardo gremita di sindaci, amministratori locali e tecnici comunali in occasione del seminario “Verde pubblico, risorsa per i Comuni”, organizzato da Anci Liguria, in collaborazione con Regione Liguria e il Distretto Florovivaistico ligure.
Obiettivo dell’incontro, riflettere sull’importanza della valorizzazione e pianificazione del verde urbano e del suo positivo effetto sulla salute, sulla riduzione della CO2 e sull’economia delle imprese agricole locali.
"La grande partecipazione all'evento promosso da Anci - dice il vice presidente della Regione Liguria con delega all'Agricoltura Alessandro Piana - dimostra come il Nuovo Bauhaus europeo (New European Bauhaus “NEB”) sia non solo un'urgenza, ma una opportunità.
L’obiettivo principale, condiviso e sostenuto da Regione Liguria, è quello di implementare progetti creativi di rigenerazione del territorio e dell’ambiente costruito, per mettere a sistema la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale, la cultura, la bellezza e il benessere psicofisico.
Un'attenzione necessaria ai bisogni e alle attese delle nuove generazioni, oltre che un rafforzamento della prossimità urbana e periurbana, che si tradurrà in uno sviluppo sostenibile foriero di servizi per le comunità locali".
Il verde urbano non deve essere più considerato soltanto un ornamento per le città ma uno strumento dalle molteplici funzioni, una strategia per ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici, l’inquinamento, per incoraggiare stili di vita attivi e sani, migliorare la salute mentale, prevenire le malattie.
“Una giornata importante perché ci ha permesso di porre l’attenzione sulla valorizzazione e sulla programmazione del verde urbano – afferma il vice presidente di Anci Liguria Simone Franceschi - un aspetto inteso anche come la capacità di mettere a sistema una rete di imprese agricole che si trovano sul territorio. Parlare di verde vuol dire parlare di benessere, per la riduzione delle emissioni, ma anche per la creazione di quei momenti di partecipazione e di valorizzazione del nostro territorio”.
“I cittadini hanno capito cosa vuol dire avere spazi verdi durante il lockdown, cioè capiamo cosa abbiamo di veramente utile solo in gravi momenti – sostiene il presidente del Distretto Florovivaistico della Liguria Luca De Michelis – Andiamo al cinema e ogni cento biglietti piantiamo una pianta in Amazzonia, ma per quale motivo non piantarla nei nostri Comuni? Va bene un Comune denuclearizzato ma ancor meglio se ha compensato anche tutto il suo inquinamento: un sogno nel cassetto che mi auguro possa realizzarsi presto, anche perché ce lo richiede l’Europa”.
“Quella del verde pubblico è una sfida non più rinviabile – afferma il direttore di Anci Liguria Pierluigi Vinai – Dall’incontro di oggi abbiamo ulteriormente compreso come l’investimento nella progettazione green debba essere la priorità numero uno, se vogliamo una comunità civica sostenibile e non delle baraccopoli”.
Nel corso del convegno sono intervenuti anche il presidente di Fondazione CIMA Luca Ferraris, il vivaista e progettista del verde Mati 1909 Francesco Mati, il dirigente di ricerca CREA OF Pescia Gianluca Burchi, il direttore Igiene Pubblica ASL3 – Federsanità Anci Liguria Giacomo Zappa, la dirigente del Settore Affari europei e internazionali di Regione Liguria Laura Muraglia.
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