La Provincia di Imperia presente insieme a Regione Liguria e Anci Liguria alla due giorni di lancio del nuovo programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Interreg Alcotra 2021-2027, tenutasi sul versante italiano del Monte Bianco ieri, a Courmayeur, e sul versante francese oggi, a Chamonix.
Un'occasione da un lato per fare il punto sui risultati ottenuti con le risorse del precedente ciclo di programmazione 2014-2020 e dall’altro per far fronte ai nuovi fabbisogni delle regioni e confermare la competitività dello spazio di cooperazione nel panorama europeo.
Si ricorda che l’area di cooperazione del programma Interreg Alcotra comprende la Regione Autonoma della Valle d'Aosta, le Province di Torino e Cuneo, la Provincia di Imperia, i dipartimenti dell’Alta Savoia e Savoia e i dipartimenti delle Hautes Alpes, Alpes de Hautes-Provence e Alpi Marittime.
"La presentazione del nuovo programma Alcotra per il prossimo quinquennio è stata un’occasione di scambio importante con i rappresentanti italiani e francesi, dove abbiamo ancora una volta evidenziato la necessità della concretezza dei progetti – commenta il presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola – Sono lieto che il prossimo incontro, il 25 e 26 gennaio, si faccia ad Imperia, dove rimarcheremo nuovamente i nostri rapporti di piena collaborazione transfrontaliera con la Francia, con Cuneo, con la Valle d’Aosta e con Torino, per attuare progetti che aiutino lo sviluppo dei territori".
"La cooperazione tra aree limitrofe ha il pregio di individuare soluzioni condivise a problemi comuni che, come sperimentato con successo con la programmazione 2014-2020, ci hanno consentito di dare risposte congiunte alle esigenze delle comunità a criticità importanti e impreviste, come la pandemia e la tempesta Alex - sottolinea l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti - Con i 182 i milioni di euro finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale "FESR" e riservati al programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Alcotra 2021-2027, iniziamo a pianificare questo nuovo ciclo con altre sfide altrettanto difficili, come la crisi energetica e la siccità dovuta ai cambiamenti climatici".
"L'auspicio - prosegue Benveduti - è di poter rafforzare questo lavoro di squadra, anche in complementarietà con i fondi nazionali e il Pnrr, per affrontare concretamente i bisogni di quest'area di frontiera, portando soluzioni e modelli di sviluppo utili agli abitanti e alle imprese, che possano contrastare quanto più possibile lo spopolamento delle aree più marginali".