Questa mattina Anci Liguria ha ospitato un seminario sul tema del sostegno all’inclusione abitativa, finalizzato all’assistenza dei migranti non ancora pienamente integrati, anche alla luce dei recenti conflitti bellici che hanno notevolmente incrementato il numero dei rifugiati nel nostro Paese.
Presenti ai lavori le 16 città legate alla rete LGNET2 (Genova, Bologna, Caserta, Firenze, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Roma, Sassari, Taranto, Torino, Trieste, Bolzano), un progetto europeo coordinato dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, in collaborazione con ANCI, Cittalia e finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020.
"LGNET2 e i modelli integrati di inclusione abitativa nelle risposte dei territori ai bisogni emergenti", questo il titolo del convegno, si è aperto con i saluti di Raffaella Corsaro per la Prefettura di Genova, dell’assessore ai Servizi sociali del Comune di Genova Lorenza Rosso e del direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai; in rappresentanza del Ministero dell’Interno è intervenuta Maria Assunta Rosa, viceprefetto Direzione centrale per le politiche migratorie e Autorità FAMI Ministero dell’Interno. In videocollegamento, Camilla Orlandi, responsabile Dipartimento integrazione e accoglienza, gestione immigrazione Anci.
"Mettere in campo interventi mirati a migliorare la vita delle persone regolarmente accolte nelle nostre città, ma non ancora del tutto integrate, è un investimento per l’intera comunità in quanto incide sul benessere e sulla sicurezza del territorio e contribuisce a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini – ha spiegato l’assessore Rosso – Come emerso dalla prima parte del progetto LGNET, la capacità dei territori di attivare progetti ritagliati sui fabbisogni locali, tra cui facilitare l’inclusione abitativa, è la condizione essenziale per una vera integrazione".