La conversione del decreto Omnibus, approvata in prima lettura dal Senato, oltre a fornire risposte ai piccoli Comuni riguardo ai segretari comunali (VEDI LA NOTIZIA), proroga il termine per l’inserimento dei Codici Unici di Progetto (CUP) per le “piccole opere” fino al 30 novembre 2024, accogliendo un'altra richiesta di Anci.
Il decreto specifica che i CUP relativi ai contributi per piccole opere, assegnati dal 2020 al 2024, devono essere registrati in Regis entro il 30 novembre 2024, prolungando il termine precedente del 30 aprile. Il mancato rispetto di questa nuova scadenza comporterà la revoca del contributo. Per i Comuni beneficiari dei contributi del 2024, è stato posticipato al 31 dicembre 2024 il termine per l’aggiudicazione dei lavori, precedentemente fissato al 15 settembre. Si unifica inoltre al 28 febbraio 2025 il termine per il decreto di revoca in caso di mancato rispetto dei termini di inserimento dei CUP e di aggiudicazione dei lavori, per tutte le annualità dal 2020 al 2024.
Per le medie opere, finanziate dai commi 139 e successivi della legge 145/2018, sono stati definiti specifici ambiti di intervento, quali la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, delle strade, ponti, viadotti e l’efficientamento energetico degli edifici, con priorità agli edifici scolastici. I contributi del 2022, assegnati con un decreto interdipartimentale del 18 luglio 2022, non saranno soggetti a revoca se alla data del 15 settembre 2024 sarà stato stipulato il contratto di affidamento lavori (la nota di lettura Anci).
Fonte: IlSole24Ore