L’adesione alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati, obbligatoria entro il 30 settembre 2023, è uno dei pilastri dell’interoperabilità tra banche dati e lo strumento che la strategia di digitalizzazione della PA ha previsto per valorizzare il capitale informativo pubblico, riducendo la richiesta di dati al cittadino e, allo stesso tempo, creando nuove opportunità di sviluppo per le imprese.
In quest’ottica, la Misura 1.3.1 del Pnrr vuole sostenere con un contributo i Comuni quale parte integrante del disegno complessivo, nel loro ruolo di erogatori essi stessi di informazioni necessarie a garantire l’attuazione del principio “once only” e non solo come fruitori del patrimonio informativo che sarà reso disponibile dalle piattaforme nazionali.
Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, anche grazie al confronto con l’Anci e alcuni enti centrali, ha identificato 5 primi possibili casi d’uso per i quali i Comuni potranno sviluppare le interfacce digitali che gli permetteranno di interagire con le banche dati delle amministrazioni, ovvero le API richieste per la partecipazione all’Avviso.
Sulla piattaforma PA Digitale 2026 sono disponibili tutti i dettagli circa le modalità di partecipazione e i possibili casi d’uso.