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Piano triennale prevenzione corruzione e PIAO, adozione per enti locali slitta al 30 maggio

 

Con il comunicato pubblicato il 24 gennaio, l’ANAC ha disposto il differimento del termine del 31 gennaio per l’adozione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza 2023-2025 e del Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2023-2025.

Tale esigenza scaturisce dall’approvazione in via definitiva del Piano Nazionale Anticorruzione lo scorso 17 gennaio e dalla conseguente considerazione dell’Autorità di concedere alle amministrazioni interessate un periodo congruo per dare attuazione sostanziale e non meramente formale alla programmazione delle misure di prevenzione della corruzione e trasparenza per l’anno 2023.

Pertanto, per gli enti tenuti all’adozione del PTPCT o del PIAO entro il 31 gennaio, come ad esempio amministrazioni centrali, società partecipate, ecc., il termine per la predisposizione e l’approvazione dei due Piani slitta al 31 marzo.

Per gli enti locali, invece, il termine ultimo per l’approvazione del PIAO è fissato al 30 maggio a seguito del differimento, disposto dalla Legge di Bilancio 2023, del termine per l’approvazione del bilancio al 30 aprile. L’art. 8, comma 2, del DM 132/2022, infatti, stabilisce che in caso di differimento del termine previsto a legislazione vigente per l’approvazione dei bilanci di previsione, il termine per l’adozione del PIAO è differito di trenta giorni successivi a quello di approvazione dei bilanci. Tale differimento, dunque, deve essere calcolato dalla data ultima di adozione dei bilanci di previsione a proroghe vigenti, allo stato attuale al 30 aprile 2023, come disposto dall’art. 1, comma 775, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, indipendentemente da quando sia stato approvato il bilancio di previsione.

Infine, si segnala che il Ministro per la Funzione Pubblica ha presentato un emendamento al decreto c.d. Milleproroghe per stabilire normativamente la proroga appena concessa dall’ANAC. In considerazione, dunque, dell’iter normativo avviato, l’Autorità ritiene che le amministrazioni e gli altri soggetti tenuti ai sensi della legge 190/2012 non possano essere censurati per il ritardo nell’adozione del PTPCT e della sezione anticorruzione e trasparenza del PIAO qualora, anche prima della conclusione dell’iter normativo di cui sopra, facciano affidamento sul termine del 31 marzo 2023 per l’adozione del PTPCT e del PIAO. L’ANAC terrà pertanto conto di tale ultimo termine ai fini della propria attività di vigilanza.

 

  • Comunicato-del-Presidente-del-17-gennaio-2023 PDF 291 Kb


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