I Comuni e le Province che hanno ricevuto maggiori fondi del Pnrr rischiano di essere i più colpiti dalla spending review del governo.
"Siamo preoccupati, anche perché da un paio di mesi a questa parte ai Comuni arrivano letterine dai ministeri competenti sui vari progetti Pnrr - afferma il direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai - Che per quanto legittime sono un po' faticose da seguire, specialmente nei piccoli comuni, senza contare che in molti centri siamo in campagna elettorale. Sentiamo un po' di puzza di bruciato e anche noi vorremmo che il governo e la maggioranza in Parlamento fossero più chiari su questi aspetti. Si è deciso che il Pnrr dovesse essere declinato sugli enti e le istituzioni locali; ora questa cosa andrebbe difesa, non attaccata. I Comuni, specie quelli piccoli, fanno già abbastanza fatica. Correlare il Pnrr alla spesa corrente dovrebbe semmai portare al contrario, cioè chi fa più investimenti più ha bisogno di spesa corrente: parliamo di nuove scuole, servono soldi per gli insegnanti. Senza contare gli aumenti di costi legati ai rinnovi dei contratti, oltre all'inflazione. Se la prospettiva non cambia non potremo reggere: gli investimenti vanno sostenuti da un incremento di spesa, e questo viene condiviso da tutti i Comuni di ogni colore politico".