Aumentare la qualità della vita attraverso la prevenzione significa vivere meglio e non solo sopravvivere, con un beneficio per il singolo e per la collettività. La chiave di volta è da individuarsi nell’approccio collettivo e sinergico tra i vari attori sanitari e locali, che lavorano insieme per prevenire l’insorgenza di disturbi e malattie: adottando questa modalità operativa, si producono notevoli risparmi di risorse per l’intero sistema sanitario, poiché ogni ricovero e accesso al pronto soccorso evitato costituisce, di fatto, un risparmio, e queste risorse possono essere investite nella prevenzione, innescando un circolo virtuoso. È stato questo il messaggio del convegno #Correggilostile, organizzato da Federsanità Anci Liguria con le Asl e gli ospedali liguri, che si è tenuto oggi presso la Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, a Genova.
I numerosi professionisti ed esperti che si sono susseguiti sul palco hanno illustrato ai cittadini i comportamenti da adottare per mantenersi in salute e prevenire l’insorgenza di malattie croniche: Maria Chiara Vulpiani dell’Università La Sapienza di Roma ha analizzato il ruolo dell’attività fisica nella prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, così come sui benefici dell’attività fisica si è soffermato Michelangelo Giampietro, sempre della Sapienza; Floriana Romano, Elena Pacini e Cristina Luce dell’Asl 5 hanno presentato il progetto dell’azienda spezzina con il Cai “Camminata insieme”; Marina Simonini dell’Asl 3 ha trattato il tema della correlazione positiva tra sport e disabilità; Maria Rattazzi e Lapo Corsi dell’Asl 1 hanno sottolineato come il binomio sport e alimentazione costituisca la carta vincente per una vita in salute; Roberta Rapetti e Roberto Carrozzino dell’Asl 2 hanno illustrato i benefici dello sport per la mente; Giorgio Piastra, Laura Chiara Bergonzini e Antonella Carpi per l’Asl 4 hanno raccontato lo sport come strumento per vari giovamenti a ogni età. Ha moderato il convegno il direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai.
Gianni Testino del Dipartimento Educazione a corretti stili di vita e programmi di comunità dell’Asl 3, precursore di una visione della sanità locale e nazionale con al centro i corretti stili di vita, ha presentato il manuale sull’attività fisica e l’educazione ai corretti stili di vita, redatto con la collaborazione di Patrizia Balbinot.
“Oggi poniamo ai nastri di partenza questa azione che Federsanità Anci Liguria vuole portare sull’intero territorio regionale - afferma il presidente di Federsanità Anci Liguria Luigi Carlo Bottaro, direttore generale di Asl 3 - un’azione collettiva e sinergica tra tutti gli attori coinvolti: aziende sanitarie, ospedaliere, territori e sindaci. Poiché l’impatto sulla salute, sulla qualità di vita e sulla longevità è estremamente importante, cerchiamo di mettere a fattor comune tutti, in un lavoro sinergico che ha come obiettivo la prevenzione di disturbi e malattie attraverso l’adozione di comportamenti consapevoli e improntati al corretto stile di vita”.
“L'idea che sta alla base del convegno di oggi - dicono il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana e l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro - è molto importante da divulgare perché la prevenzione e il controllo delle malattie croniche sono cruciali nel migliorare la qualità della vita e nel favorire il benessere degli individui e della società in generale. Si tratta di agire sulla consapevolezza e sui principali fattori di rischio che sono correlati per lo più con le condizioni di vita e con la responsabilità individuali. Ricordo anche quanto sia prezioso un corretto stile alimentare, per questo Regione Liguria sostiene ad esempio le mense biologiche, oltre ad aderire al Piano della prevenzione in generale dalle scuole alle comunità attive sino ai luoghi di lavoro e agli screening periodici”. “Seguire uno stile di vita corretto aiuta a crescere e invecchiare meglio – hanno proseguito Piana e Ferro - l’epoca del Covid ci ha anche insegnato tanto sotto il profilo della prevenzione. Regione Liguria è un territorio ad alta percentuale di anziani, pertanto se con lo sport riusciamo a combattere l’evenienza dei ricoveri avremo un impatto positivo sulla nostra sanità. L’anno prossimo saremo regione europea dello sport e ci sarà spazio per far capire che il nostro territorio, non è solo a misura di campione, ma anche a portata di mano di ogni cittadino che grazie allo sport può godere a pieno del nostro bellissimo paesaggio e cimentarsi in qualsiasi disciplina sportiva per mantenersi in forma. Ringraziamo pertanto Anci Liguria, Federsanità Anci, le Asl e tutti i partecipanti per la proficua giornata di studio e di divulgazione".
“Questo convegno rimette al centro i corretti stili di vita – commenta l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Genova Lorenza Rosso, in rappresentanza della commissione Welfare di Anci Liguria - ogni euro speso in prevenzione è un investimento per la collettività, partendo dalle scuole e dai giovani”.
“Lo sport è importante che sia praticato sin dalla prima fascia di età, partendo dalle scuole - sottolinea la consigliera della Città metropolitana di Genova Laura Repetto - Città metropolitana cura la manutenzione delle palestre delle scuole secondarie superiori ma ha anche ha tanti progetti in essere sul territorio, con la consapevolezza che gli spazi ginnici vanno usufruiti dalle istituzioni per adottare in pieno la filosofa dei corretti stili di vita”.
“La giornata di oggi mette nelle condizioni i Comuni, che hanno un ruolo importante nella gestione dei rapporti con le scuole, i giovani e le associazioni sportive, di mettere a sistema iniziative sui corretti stili di vita che devono necessariamente avere la partecipazione e collaborazione di tutti i soggetti interessati - sostiene il vicepresidente di Anci Liguria Simone Franceschi, sindaco di Vobbia – Non possiamo pensare di avere corretti stili di vita se il mondo sanitario, la società, le nostre comunità e le istituzioni non fanno sistema e non mandano messaggi comuni. Oltre al sistema sanitario, i Comuni svolgono un ruolo importante, il sindaco è la prima autorità sanitaria del territorio, e da lì con le strutture scolastiche e i servizi sociali svolgono un ruolo di regia per far sì che i ragazzi fin da giovani possano adottare i corretti stili di vita e conoscere le scorrette abitudini che bisogna abbandonare presto”.
“Vivere bene significa vivere in salute perché il benessere non implica soltanto l’assenza di malattia ma ingloba caratteristiche sociali, culturali, spirituali che fanno stare bene le persone nei loro ambienti di vita – ribadisce il direttore generale dell’Asl 4 Paolo Petralia - Bisogna innanzitutto scegliere uno stile, e bisogna partire dall’educazione. Non è un caso che l’Oms ci ricordi che è soltanto il 10-11% la quota per cui sono le cure a cambiare le situazioni, per il 60% sono i comportamenti, quindi dobbiamo intervenire molto di più su comportamenti e scelte prima che sulle cure”.
“La prevenzione è un’attività cardine di ogni Asl - afferma Maria Elena Galbusera, direttrice generale dell’Asl 1 – l’attività sportiva e fisica in generale è una dimensione su cui Asl 1 lavora molto nelle scuole ma anche negli ambienti di lavoro: l’anno scorso è partito un concorso a premi e a squadre per contare quanti passi venivano fatti da tutti i collaboratori dell’azienda, con l’obiettivo di dimostrare che anche lavorando è possibile curare l’aspetto salute”.
“Un corretto stile di vita anche associato allo sport previene la malattia - commenta il direttore generale dell’ospedale San Martino Marco Damonte Prioli – Poiché il San Martino ha come mission specifica quella di fornire cure di alta complessità, la prevenzione, oltre che migliorare la salute di tutti noi, permette anche di evitare i ricoveri e gli accessi al pronto soccorso, lasciando il posto alle persone che ne hanno effettivamente bisogno”.
Con il convegno odierno è stata lanciata la campagna social #correggilostile, che durerà fino a fine anno, con protagonista la mascotte Artù, un simpatico cagnolino Shih Tzu che dispenserà consigli utili per vivere in salute.