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Tavolo tecnico dedicato alle emissioni elettromagnetiche del 5G

 

Si è tenuta oggi la prima riunione del tavolo tecnico di Anci Liguria dedicato alle emissioni elettromagnetiche del 5G con Regione Liguria e Arpal.

Nel corso dell'ncontro, è stato fatto il punto sull'innalzamento dei limiti di emissione a 15 V/m disposto dalla legge 214/2023 e sulle preoccupazioni dei Comuni.

"Si è arrivati alla conclusione che è necessario creare un Post, Piano di organizzazione del sistema di telecomunicazione, ovvero le indicazioni sul posizionamento delle antenne di cui ogni Comune dovrà dotarsi per dare al gestore l'indicazione su dove sia meglio collocare i tralicci - commenta il coordinatore della commissione Ecosostenibilità di Anci Liguria Walter Pilloni - considerando che la supposta esposizione di queste onde possa, in qualche modo, cagionare nocumento o danni ai bambini nelle scuole, negli asili e in altre location. Questa è una prima misura che Anci da' come indirizzo, dopo di che ci sarà un secondo tavolo in cui convocheremo anche il settore sanitario, legato all'emissione delle onde radio, per valutare e verificare se effettivamente esistono dei problemi per la salute". 
"In un precedente incontro era già emerso con grande evidenza che i Comuni piccoli, medi e grandi - prosegue Pilloni - vivono questo momento di ansia perché il passaggio dai 6 V/m ai 15 V/m naturalmente ha creato grande apprensione nelle popolazioni, e i cittadini si rivolgono ai Sindaci per sapere se possono stare tranquilli e cosa succederà. Ci sono, insomma, tante questioni appese che devono assolutamente essere risolte e a cui bisogna dare delle risposte chiare, ferme e precise. Per ultima - conclude Pilloni - sarà la storia a dirci, fra 30 o 40 anni, se avremmo fatto bene o male ad adottare questi 15 V/m, o addirittura in taluni casi 61 V/m, che sono quelli che quasi in tutta Europa vengono utilizzati in questo momento".

 

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