A seguito delle indicazioni emerse dalla deliberazione n. 17/2024 della Sezione Autonomie della Corte dei Conti secondo cui ogni entrata destinata anche per legge ad una pluralità di spese deve essere vincolata anche in termini di cassa, Anci aveva segnalato le forti criticità dei Comuni insite soprattutto nella gestione dei fondi vincolati da legge, in particolar modo per quelle risorse per le quali è prevista una pluralità di destinazioni di spesa, come ad esempio le sanzioni del codice della strada ed i proventi derivanti dal rilascio dei titoli edilizi (vedi le Osservazioni Anci al Dl Superbonus).
Con l'approvazione, in Commissione Bilancio del Senato, dell'emendamento n. 632 al dl Coesione le richiese dei Comuni hanno trovato accoglimento: l'emendamento, infatti, elimina il vincolo di cassa per le entrate vincolate per legge (per le quali continuerà a sussistere il solo vincolo di competenza), mentre il vincolo di cassa continuerà a sussistere solo per le entrate derivanti da indebitamento e da trasferimenti aventi una specifica destinazione, come chiaramente affermato dal periodo che l’emendamento aggiunge alla fine dell’articolo 187, comma 3-ter, del TUEL (vedi la faq).
"Accogliamo con favore l'approvazione dell'emendamento n. 632 al dl Coesione, che rappresenta un primo passo nella giusta direzione per allentare i rigidi vincoli di finanza pubblica che spesso rendono inutilmente complessa la gestione delle risorse nei nostri Comuni - afferma Mattia Fiorini, Sindaco di Spotorno e componente del Consiglio direttivo Anci Liguria - L'abolizione del vincolo di cassa per le entrate vincolate per legge è un segnale positivo, frutto del costante lavoro di concertazione di Anci con le Amministrazioni locali. Questo è uno dei molti vincoli che complicano la gestione delle risorse pubbliche. Continueremo a lavorare per ulteriori miglioramenti normativi che consentano ai Comuni di operare in maniera più efficiente e rispondere meglio alle esigenze dei cittadini".
La modifica normativa, tuttavia, non è ancora in vigore, ma si dovrà attendere l'ultimazione dei lavori della Commissione Bilancio e quindi sia la approvazione da parte dell’aula del Senato, già convocata per la giornata di martedì 25 giugno nonché la successiva approvazione da parte dell’altro ramo del Parlamento, che dovrà avvenire entro il termine costituzionale del 6 luglio prossimo.